venerdì 25 maggio 2012

all'america.

era da febbraio che non postavo su essedesign, perciò mi sentivo in dovere;
perciò metto uno di quei disegni che li rivedi dopo parecchio e hanno un pò di fascino (forse perchè ricordano quando li hai fatti, e perciò, hanno fascino solo su di me)
e approposito:  se anche i russi soffrono il fascino americano stiamo freschi.
(seguite pure www.stefanomarra.it)

sabato 4 febbraio 2012

adesso esci però.

mi capita spesso, quando sono a lavoro, di disegnare cose che per la maggior parte dei casi non hanno senso. Dopo averle realizzate ho la brillante idea di cestinarle subito, per il semplice fatto di non voler accumulare fogli e altro disordine sulla mia scrivania (ce n’è già abbastanza credetemi). La mia collega Annamaria, riesce a salvarne qualcuno ogni tanto, e lo inserisce nella sua bacheca “sopravvissuti”. Dopo qualche tempo vado a guardare e spesso ci trovo cose interessanti, questa è una di quelle. (dall’archivio di Annamaria) potete seguirmi anche su stefanomarra.it

lunedì 26 dicembre 2011

tra le tante peripezie delle feste d'inverno, un piccolo artwork lo posto pure io.
l'anno finisce e prolificano le cose che dovevi fare, pure quelle che non hai fatto, e infondo sono poche quelle che farai.
felici feste a tutti.

giovedì 10 novembre 2011


poi capita eh che i post siano uno dietro l'altro (ma molto spesso uno ogni "passo indietro" di presidenti del consiglio) perciò posto uno schizzettino di un tipo appeso che c'è e non c'è.

domenica 6 novembre 2011

non tetri, di più.

mesi di studio e lavoro, quindi mesi difficili per i post. questo è uno schizzo con penna a gel e pennarello nero nero, son venuti fuori questi tipacci qua.

venerdì 28 ottobre 2011

sabato 15 ottobre 2011

schools in the bottle.


questa notizia ha stimolato in me quello che vedete qui sopra: e più specificatamente qui

“In Guatemala, per poter promuovere l’istruzione anche nelle zone zurali meno abbieti, i centri per l’educazione vengono costruiti con le bottiglie di plastica. Costo? In media meno di 10mila dollari. Le bottiglie vengono riempite di spazzatura non tossica, usate come mattoni e cementificate. Per le rifiniture viene impiegato legno locale. A fornire il materiale per queste iniziative sono i bambini stessi, che nel dopo scuola si scatenano in una caccia alla bottiglia di plastica. Imparando così – letteralmente – a costruire il proprio futuro.”
Fonte: Il (ottobre 2011)
(e intanto noi sperperiamo milioni in mattoncini.)

p.s. potete commentare i lavori anche sul blog "ufficiale"